Recenti avvenimenti a livello globale hanno avuto una forte ripercussione sui mercati dell’energia, portando a un conseguente notevole rincaro sulle bollette. Una crisi energetica che, unita agli effetti allarmanti causati dai combustibili fossili, ha spinto gli italiani a riflettere sul concetto di economia domestica più di quanto sia avvenuto in passato, inducendo molte famiglie a rivedere i propri consumi e ad attrezzarsi per cercare di abbattere la spesa legata agli elettrodomestici.
Oltre ai dispositivi di uso più comune, come lavatrice, lavastoviglie, forno e frigorifero, l’attenzione si è dunque focalizzata anche sulle cappe da cucina, cui ci si affida solitamente per purificare l’aria da fumi e cattivi odori che inevitabilmente si propagano in casa quando ci dedichiamo al cooking e che sono ascrivibili tra le cause principali dell’inquinamento indoor.
Ma sapreste dire quanto consumano le cappe da cucina?
Scopriamo dunque qualcosa di più sui consumi delle cappe e su quanto incidono sulla nostra bolletta dell’energia elettrica.
Quanto consumano le cappe da cucina
Vi farà piacere sapere che le cappe da cucina non sono fra gli elettrodomestici che consumano di più. Questo non significa però che questi dispositivi siano tutti uguali e che non sia necessario approfondirne le specifiche caratteristiche prima di decidersi all’acquisto. Per fare un calcolo complessivo dei nostri consumi domestici è comunque consigliabile sapere anche come risparmiare sulle cappe da cucina.
Il consumo delle cappe da cucina: attenti all’etichetta energetica
In base alla nuova normativa europea del 2021, come gli altri elettrodomestici, anche le cappe da cucina devono essere corredate di una loro etichetta energetica. Prezioso scrigno di informazioni che permette ai consumatori di essere edotti sui consumi di elettricità dell’apparecchio agevolandoli nella scelta dei migliori dispositivi a basso consumo, la energy label cataloga adesso le cappe con classi che vanno dalla lettera A+++ alla lettera D. Al momento, i prodotti migliori sono quelli di classe A+++ (massima efficienza) indicata anche dal colore verde scuro, mentre quelli più energivori appartengono alla classe D (minima efficienza) di colore rosso scuro.
Fra i dispositivi ecologici di classe A+++ che, oltre che a puntare sul design intelligente e compatto, dimostrano di avere effettivamente a cuore difesa dell’ambiente e del risparmio energetico, troviamo i modelli di cappe Galileo Smart e Galileo NG della serie Galileo di Faber i quali, unendo il piano cottura a induzione con la cappa aspirante in un unico prodotto a filo top sono esemplari fra i più efficienti e performanti fra quelli presenti sul mercato.
Cosa troviamo sulla nuova etichetta energetica
Oltre alle nuove classi di energia, sulle più recenti etichette energetiche sono state aggiunte informazioni più dettagliate sugli elettrodomestici, come il livello di sostenibilità ambientale e la rumorosità. L’etichetta include inoltre anche un QR Code, che permette di accedere alla banca dati europea dei prodotti per l’etichettatura energetica EPREL e scaricare tutti i dati in formato elettronico grazie a un codice da scansionare con lo smartphone. Dal 2021 sull’etichetta energetica il consumo di energia elettrica, espresso in kWh, è generalmente annuo, cioè indica quanti kilowattora di potenza può generare l’impianto in un anno.
Come ridurre i consumi: la classe energetica delle cappe
La classe di efficienza energetica è uno dei parametri fondamentali da considerare al momento della scelta della migliore cappa da cucina se si vuole ottenere una riduzione effettiva sui consumi dell’energia elettrica. Scegliere un prodotto di classe pari o superiore ad A+ equivale ad investire su una cappa che, oltre ad essere poco rumorosa, consuma non più di 37 kW/h all’anno (a paragone una cappa di classe C ne consuma 96).
Fra le principali caratteristiche distintive delle cappe energeticamente più efficienti:
- Alto valore di rendimento del ventilatore e del motore elettrico —
Un risultato che nel caso delle cappe integrate al piano cotture ad induzione di Faber si deve al silenziosissimo motore Brushless, che garantisce prestazioni stabili a livello di maggior rendimento e migliore dissipazione termica in qualsiasi condizione di utilizzo. In questo caso si parla dell’85% in meno dei consumi (kW/h) alle velocità medio-basse e del 35% in meno alle alte velocità, riduzione che evita l’emissione in atmosfera di 288 chilogrammi di CO2 all’anno. - Illuminazione a basso consumo energetico — Prerogativa delle cappe da cucina più evolute, nelle Galileo di Faber questa è resa possibile dall’esclusiva tecnologia LED Light: in grado di ottimizzare la distribuzione della luce nell’ambiente, garantisce l’adeguata visibilità sul piano lavoro con un consumo di appena 2W.
- Presenza di sistemi di spegnimento automatico che riducono il volume dell’aria — Grazie a un meccanismo di funzionamento automatico, le cappe integrate al piano cottura a induzione Galileo Smart e Galileo NG sono in grado di adattare il volume d’aria in funzione del processo di cottura in corso, evitando così inutili dispersioni di energia.
Una maggiore efficienza energetica della cappa da cucina ci consente quindi non soltanto di avere una cappa con un ottimo rendimento sia del ventilatore sia del motore elettrico, con migliori filtri anti grasso e con alti livelli di silenziosità, ma anche di ottenere un allettante risparmio in bolletta. Il costo più elevato dell’apparecchio rispetto a quelli con classe energetica inferiore sarà nel tempo ricompensato da innegabili benefici, sia per le nostre tasche che per il futuro del nostro pianeta.