Un piano cottura nuovo, la scelta o la necessità di non installarne uno a gas. Tra vetroceramica e induzione, quale scegliere? Una mini guida con qualche suggerimento.
Casa nuova, cucina da rifare, necessità particolari. Se tra le decisioni che dovete prendere c’è anche quella di scegliere tra vetroceramica o induzione, avendo già escluso il piano cottura tradizionale a gas, vi diamo qualche suggerimento.
Il piano cottura di vetroceramica ha, sotto la copertura, delle piastre radianti o resistenze di forma circolare: il calore generato dalla resistenza scalda la vetroceramica e poi, per trasmissione, le pentole. Il materiale è a base di silicato di litio, è infrangibile, non si corrode e subisce un trattamento che gli consente di non dilatarsi anche ad alte temperature. Una volta utilizzato e spento, però, mantiene il calore a lungo e si raffredda molto lentamente rispetto all’induzione: occorre, dunque, prestare attenzione a non scottarsi e bisogna togliere subito la pentola dal piano perché altrimenti il cibo rischia di bruciarsi e di stracuocere.
Il piano cottura a induzione, che ha in ogni caso il top in vetroceramica, invece funziona grazie a bobine elettriche che generano un campo magnetico che trasferisce il calore direttamente al fondo della pentola (specifica, realizzata con materiali ferrosi), trasformandosi in calore. Il diverso modo di trasmettere calore alle pentole e ai cibi è la differenza più netta tra vetroceramica e induzione: quest’ultima, grazie alla sua tecnologia, abbatte quasi completamente la dispersione di energia, dando un rendimento è pari a circa il 92%. I tempi di cottura si dimezzano e i cibi cuociono uniformemente, ottenendo così un minor dispendio di energia.
Per il vetroceramica i costi sono decisamente maggiori sia del gas sia dell’induzione, perché il rendimento energetico si ferma circa al 47%; inoltre quando si utilizzano due fuochi contemporaneamente l’assorbimento energetico del contatore è elevato: se si opta per un piano in vetroceramica è saggio considerare il potenziamento dell’impianto elettrico.
Il piano a induzione è estremamente facile da pulire: un panno è sufficiente per rimuovere lo sporco. Inoltre la sua sicurezza è elevata, poiché la zona attiva è esclusivamente quella dove viene posizionata la pentola mentre la superficie circostante rimane fredda.
Faber, l’innovazione migliore dei piani a induzione
Scegliere il giusto piano a induzione vuol dire assicurarsi pasti cucinati a puntino, ottenuti grazie a un’omogenea e sicura distribuzione del calore. Non più fiamme libere in cucina, ma solo alta tecnologia, innovazione e tutta l’esperienza di Faber in materia che consente di scegliere tra i migliori piani cottura, così da avere un prodotto funzionale, elegante e adattabile in ogni ambiente. A volte si pensa che per installare un piano cottura a induzione ci voglia molto più spazio che per i piani cucina tradizionali. Al contrario, anche in ambienti molto piccoli, possiamo realizzare ugualmente una cucina favolosa, ad esempio installando un piano cottura 60 cm o scegliendo tra i piani cottura angolari quello che più si adatta alle nostre esigenze.