Negli ultimi anni si è fatta largo la consapevolezza che l’inquinamento atmosferico non sia soltanto quello attribuibile all’aria in atmosfera ma che esista un tipo di contaminazione ben più subdola e difficile da percepire e perciò ancora più pericolosa: l’inquinamento indoor o inquinamento degli ambienti chiusi.
Definito dal Ministero dell’Ambiente come: “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna”, è un genere di inquinamento che comincia a preoccupare sempre più diffusamente anche a causa della nostra permanenza più prolungata in spazi confinati rispetto a quanto avveniva in passato.
Questo perché si è compreso che l’aria che si respira in casa, oltre all’insalubrità che deriva da quella esterna, è soggetta anche all’apporto di inquinanti di natura endogena, vale a dire prodotti all’interno dell’edificio. Una combinazione a dir poco “esplosiva” che fa sì che le quantità complessive di sostanze inquinanti negli spazi confinati arrivino ad essere fino a 10-20 volte maggiori rispetto agli ambienti esterni. Quantità che, se non si interviene con opportuni accorgimenti, possono compromettere seriamente la salute degli abitanti della casa, soprattutto in presenza di persone con aumentate sensibilità a questo genere di agenti.
Muovendo dalle sue cause più frequenti, vediamo dunque quali sono i rimedi più immediati e le migliori soluzioni all’inquinamento indoor.
Cause dell’inquinamento indoor
Contrariamente a quanto si possa pensare, i fattori responsabili dell’inquinamento fra le mura domestiche possono originarsi anche nelle azioni quotidiane più banali o derivare da sostanze che sembrerebbero inoffensive.
Fra le principali fonti di inquinamento indoor troviamo:
- accumulo di polvere;
- vapore prodotto dalla cottura dei cibi;
- deodoranti per l’ambiente;
- impiego di detersivi aggressivi;
- muffa che si forma negli ambienti umidi;
- fumo di sigaretta;
- composti organici volatili (VOC) emessi da solventi e vernici.
Le conseguenze dell’inquinamento indoor
I fattori suddetti, aggiunti all’inevitabile immissione di aria inquinata da pollini e smog proveniente dall’esterno, possono facilmente mettere in circolo particelle di dimensioni nanometriche, ree di provocare patologie più o meno gravi una volta inalate. Fra le immediate conseguenze dell’aria viziata in casa sulla nostra salute troviamo così:
- crisi allergiche;
- irritazioni di occhi naso e gola
- problemi di respirazione
- stanchezza cronica, affaticamento, depressione
Senza dimenticare che, nei casi più gravi, l’inquinamento indoor può arrivare persino a provocare disturbi al sistema immunitario, nervoso e cardiovascolare.
I rimedi all’inquinamento indoor
Assodato che l’aria viziata negli ambienti confinanti può essere molto dannosa per la nostra salute, ci chiediamo se esistono dei validi escamotage che possiamo mettere in atto nell’intento di purificare l’aria di casa.
Fra i rimedi più immediati in grado di aiutare a limitare la presenza di sostanze tossiche per il nostro organismo all’interno degli edifici impedendo la loro dannosa proliferazione, c’è innanzitutto quello della diluizione degli inquinanti. Sistema che consiste nell’attivare un adeguato ricambio d’aria allo scopo di diluire le sostanze insalubri presenti all’interno dei nostri ambienti favorendo l’entrata di un flusso più pulito proveniente dall’esterno.
Una sana abitudine che però è difficilmente praticabile d’inverno, quando la temperatura all’interno della casa è confortevole e fuori l’aria è fredda: spalancare le finestre provocherebbe una notevole dispersione termica e un conseguente spreco di energia. Senza dimenticare che, per chi vive in città, aprire la finestra significa far entrare polveri, smog e pollini di stagione.
Un altro modo per ridurre le concentrazioni di sostanze volatili nell’aria interna è quello di procurarsi le c.d. piante anti smog (come il noto Ficus Benjamin): mentre con le polveri avviene un fenomeno di accumulo sulle foglie simile a una sorta di filtrazione dell’aria che funziona per gravità, con i VOC si verifica un vero e proprio abbattimento delle concentrazioni, dovuto processi metabolici naturali delle piante (c.d. biofiltrazione). Un pratico espediente per combattere l’inquinamento indoor che però è ben lontano dal risolvere il problema alla radice. Le piante, infatti, sono in grado di processare solo minime percentuali di sostanze volatili (nell’ordine di microgrammi) mentre generalmente la presenza di inquinanti per metro cubo d’aria è fino a mille volte maggiore (si parla di milligrammi).
La migliore soluzione all’inquinamento indoor
Ideati al fine di garantirci un ambiente domestico che possa dirsi davvero igienico e salutare, assicurandosi il filtraggio ottimale di tutte le particelle inquinanti, la soluzione migliore all’inquinamento indoor prevede di affidarsi all’azione di un purificatore d’aria. Uno strumento di ventilazione artificiale che non si limita a liberare l’aria da fumi e odori agendo solo in superficie: grazie al purificatore d’aria, l’aria viziata viene di fatto aspirata, liberata dalle impurità attraverso un sistema di filtraggio e immessa nuovamente nell’ambiente profondamente purificata.
Un’azione che i migliori purificatori d’aria presenti sul mercato sono in grado di garantire grazie al contributo di almeno due sistemi di filtraggio. Per abbattere le diverse particelle inquinanti che si sviluppano in casa, sono dotati di filtro HEPA, vale a dire di un sistema avanzato capace di trattenere il 99,97% delle polveri sottili non visibili dall’occhio umano (come sono i composti organici volatili e il fumo di sigaretta). Mentre compito del filtro a carboni attivi, vera manna dal cielo per chi soffre di asma e problemi allergici, sarà quello di annientare gli odori sgradevoli perseveranti.
Progettata per abbattere fino al 99,99% di virus e batteri, la gamma di purificatori d’aria Faber, composta dalle cappe Air Hub e Air Hub Glass e dall’eclettico Air Hub Portable riunisce le caratteristiche dei migliori purificatori d’aria, offrendo una soluzione definitiva per risolvere il problema dell’inquinamento indooor. Un obiettivo centrato grazie all’esclusiva tecnologia 4×4 Tech che in Air Hub Portable combina 4 stadi di filtraggio e 4 lampade UV-C, designate ad abbattere efficacemente anche batteri, muffe e virus senza la produzione di ozono.
Come già accennato, fra le attività casalinghe che producono inquinamento indoor, la cottura dei cibi è particolarmente rilevante, in quanto rea di sprigionare quantità importanti di sostanze tossiche. Inquinanti che possono provenire da biossido di azoto, monossido di carbonio e formaldeide proveniente dai fornelli a gas, dalle polveri sottili emesse delle resistenze elettriche di forni e tostapane, come pure dagli idrocarburi policiclici aromatici e dalle polveri sottili diffusi dai cibi in cottura (soprattutto alle alte temperature).
Appositamente create per combattere l’inquinamento indoor anche in cucina, le cappe integrate al piano cottura a induzione Galileo Smart e Galileo NG propongono una soluzione che combina piano cottura e cappa in un unico prodotto, in grado di regolare con grande precisione la temperatura di cottura e la potenza dell’aspirazione di fumi e cattivi odori. Prestazioni garantite di fatto dalla funzione Doppia Intensiva che, aumentando la potenza d’aspirazione, permette di eliminare in pochi minuti anche gli odori di cottura più insidiosi e resistenti, nonché da un sistema di impostazione automatica dell’aspirazione che, attivandosi da sé, regola la capacità di captazione ai livelli di cottura selezionati.